Saluggia Italia (1995)

GEMELLATA DAL 1995

Il paese di Saluggia sorge presso un ripido argine scavato dalla Dora Baltea. Gli storici fanno risalire le origini del nome di Saluggia ai salluvii, primi abitanti della zona, o ai salici che crescevano in abbondanza o, ancora, all'enorme solco scavato dalla Dora.



I Romani occuparono il luogo fino al 400 d.C. circa, quando ebbero inizio le invasioni barbariche nella zona, la prima delle quali da parte dei Visigoti di Alarico nel 401-402. La prima notizia certa su Saluggia si ha in un documento di Ottone II del 999 d.C., nel quale si descrive la "corte di Saluggia". In alcune cartine ritrovate negli archivi comunali, sono raffigurate la planimetria dell'abitato e del territorio; da evidenziare una fortificazione con sei torri, di cui tre indicate in cartina, la quarta abbattuta per la costruzione di un magazzino del feudo e altre due pure abbattute per la costruzione del palazzo dei feudatari conti Mazzetti-Pastoris eretto nella metà del Seicento, ora sede municipale. Nel 1440 il feudo di Saluggia venne assegnato dal marchese di Monferrato alla famiglia Mazzetti, che lo tenne fino all'estinzione del casato nel 1841. Saluggia fu per un certo tempo luogo di dimora di Luigi Carlo Farini (originario di Russi), medico, storico e politico, che fu Presidente del Consiglio, tra il 1862 e 1863.

Due sono le occasioni più interessanti in cui visitare il Comune di Saluggia: le feste patronali di San Grato e di Sant'Antonino, per la frazione. Esse si celebrano rispettivamente la prima domenica di settembre e la penultima di agosto; ad attirare un numero notevole di persone è anche la distribuzione gratuita di bevande e dolci locali ("canastrej" e "tortet"). Particolare e degno di nota è anche il Carnevale di Saluggia, celebrato ogni anno con grande solennità. La tradizione vuole che il Re e la Regina del Fagiolo (simbolo rappresentativo del Comune) prendano "a prestito" per i successivi tre giorni le chiavi del paese consegnate loro dal sindaco, governando allegramente per tutta la durata del Carnevale. Anche in questa occasione, è tradizionale la distribuzione gratuita dei cibi tipici di Saluggia, in particolare dei suoi fagioli cucinati sulla piazza ed elargiti a mezzogiorno della domenica, dopo la benedizione del parroco. Nella frazione di Sant'Antonino il Carnevale viene festeggiato con una festa propria.

La parlata tradizionale è il dialetto saluggino.

Tradizionalmente, Saluggia è conosciuta come "il paese dei fagioli", conosciuti in Italia e perfino all'estero. Il grano e il mais sono ancora coltivati. Il territorio pianeggiante può contare su di una capillare rete di irrigazione per i terreni agricoli.

Dal 1956 Saluggia non era più solo il paese dei fagioli, ma anche dell'atomo (la centrale ora è chiusa) e delle tecnologie più avanzate in campo biomedicale.

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